Provate ad immaginare la presentazione di una squadra sportiva: vi aspetterete musica, colori, grandi paroloni, giocatori dipinti come campioni... e così via.
Provate invece ad immaginare e decine e decine di bambini, e poi ragazzi sui dieci/dodici anni, e poi altre decine di ragazzi sui quattordici anni, e poi ragazzotti ancora più grandi, ed altri ancora, fino ad arrivare ai campioni di coppe e scudetti: così si è presentato, nel suo PalaInfopus, l’Hockey Bassano. E giù applausi e commozione da parte del pubblico di genitori, amici, tifosi, ultras nel vedere sfilare uno ad uno i piccoli e grandi atleti, fino a riempire il parquet.
Grande, meraviglioso, commovente spettacolo; senza divi, senza star internazionali...
Non c’è paragone...
Provate ad immaginare un coach come Massimo Giudice che si aspetti, dopo aver rinforzato la squadra di A con campioni scudettati, “di ripetere almeno la stagione scorsa!”. Ed ugualmente il pubblico ad infiammarsi ed applaudire...perché è Massimo Giudice che parla!
E provate pure ad immaginare poi cosa succede: ballerine, luci e cotillons?
Macché, un prete che “stufo di far prediche in chiese deserte, preferisce andare dove ci sono i giovani, nei palazzetti, in discoteca”, Don Spritz, don Marco Pozza, prete delle carceri di Padova.
Ma cosa ci fa un prete all’inaugurazione di una stagione hockeistica?
Ha fatto il Mourino, ha caricato in modo incredibile atleti e spettatori con un leitmotiv semplice e chiaro: lo sport, il campione c’è finché si diverte...e giù frasi che toccavano testa e cuore...e giù applausi.
Certo, c’è stato spazio per la presentazione dello staff, degli allenatori (simpatiche e da applausi le tre allenatrici dell’avviamento e minihockey – scelta indovinata, sia per la bravura tecnica, sia per la pazienza, per l’entusiasmo e lo spirito giusto con cui sostenere bambini da 4 a 9 anni); belle le parole di Maurizio Scuccato, quando ha presentato il progetto complessivo della società e che, si è visto ieri sera, è vincente. Significativo l’intervento del sindaco Cimatti quando si è soffermato sull’orgoglio che prende ogni bassanese, che ami la sua città, nel considerare i risultati raggiunti dall’hockey cittadino. Piacevole il ruolo del presidente Daniele Merlo, ad adeguarsi al ruolo di aiuto conduttore... In sintesi, una mezz’ora di cuore e simpatia.
E, per concludere la serata, via con le danze!
Alle 20.30 è partito le spettacolo sportivo: Hockey Bassano contro Nazionale under 20.
I ragazzi chiamati in nazionale si trovano nel bassanese per allenarsi in vista della kermesse europea di St.Omer. Al comando di Marozin, si sono battuti fino alla fine contro la rappresentativa bassanese.
Ottimo lo spettacolo presentato: non la solita amichevole di lusso, ma una partita dove velocità, grinta, spirito di gruppo hanno premiato la squadra di casa.
Il pubblico voleva vedere all’opera i nuovi acquisti, capire se si erano integrati con i propri beniamini. Così è stato: applausi per De Oro, Montigel e Paoli, come a Cunegatti, Zen, Taylor, Ambrosio, Nicolas, Lanaro e Bordignon.
La squadra c’è, si è rinforzata adeguatamente: ora il pubblico si aspetta di più rispetto alla gloriosa annata scorsa... nonostante Massimo Giudice, Daniele Merlo, Maurizio Scuccato tentino di far tornare a terra chi vola troppo in alto. Ma i tifosi, si sa, sono fatti in modo strano: credono a chi fa meraviglie, e l’Hockey Bassano, targato Geo&Tex, l’anno scorso ha dato loro ragione. Avranno ragione anche quest’anno nel credere in uno squadrone da sogno? Certo, lo spirito di gruppo c’è, la voglia di combattere fino al 51° anche, l’amore e la passione del pubblico pure; se ci aggiungiamo una società ormai rodata, un tecnico che ci crede... allora, spazio ai sogni!