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All'italiano Ariatti la vice presidenza della Confederazione Europea di Hockey


Il Cerh, il comitato che gestisce l'hockey europeo, ha voltato pagina. Nelle elezioni per il rinnovo delle cariche che si sono svolte la settimana scorsa a Saint Omer ha vinto l'alleanza tra Portogallo, Spagna e Italia che ha portato alla presidenza il lusitano Fernando Graça e alla vice presidenza lo spagnolo Luis Ferrer e l'italiano Cesare Ariatti. Mercoledì a Recife le grandi nazioni hockeystiche cercheranno di portare al vertice del Cirh lo spagnolo Carmelo Paniagua.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 09/11/2012 - 08:23 - Ultima modifica 15/11/2012 - 08:45

E' tempo di elezioni negli organismi internazionali che gestiscono l'hockey su pista e, a quanto pare, è tempo di interessanti novità che potrebbero dare un nuovo impulso allo sviluppo della disciplina a livello internazionale.
Il primo a rinnovare le cariche è stato il Cerh, il Comitato Europeo di Roller Hockey, che ha visto il passaggio di mano tra due portoghesi: il presidente uscente Carlos Graça e il nuovo presidente Fernando Graça (a dispetto dell'omonimia i due non sono parenti). Un cambio non da poco se si considera che dietro a Fernando Graça ci sono le nazioni che esprimono il meglio dell'hockey europeo: Spagna, Portogallo e Italia. Graça ha prevalso nettamente (70% delle preferenze) sull'altro candidato, il francese Jean-Paul Chiffoleau, sostenuto da Francia, Germania e Svizzera.
Della squadra di Fernando Graça, che si riunirà sabato 10 novembre per la prima riunione, fanno parte come vicepresidenti lo spagnolo Luis Ferrer, che si occuperà dell’organizzazione delle manifestazioni e degli arbitri, e il segretario generale della Lega Hockey Cesare Ariatti che lavorerà sul fronte della comunicazione, della TV e dei media. Tra i componenti del nuovo governo europeo ci sono anche l'olandese Dirk Schulz, lo svizzero Jean Baptiste Piemontesi e il CT della Spagna Carlos Feriche che sarà presidente della commissione sviluppo. Ci sarà anche un componente italiano il cui nome verrà reso noto entro il 10 novembre quando a Lisbona è prevista la prima riunione operativa. Segretario generale sarà il portoghese Ricardo Oliveira.

L'Italia torna dunque a giocare un ruolo da protaonista in Europa dopo quattro anni di totale marginalizzazione (non c'era nessun italiano nel board europeo uscente) e potrebbe non fermarsi qui. La battaglia politica si sposta ora sul piano mondiale per il rinnovo del Cirh, il Comitato Internazionale dell'hockey su pista. L'Assemblea per il rinnovo delle cariche è in programma mercoledì 14 novembre a Recife, in Brasile, in occasione dei mondiali femminili. I candidati sono due: da una parte il presidente uscente Harro Struckberg, presidente della Federazione Tedesca, da otto anni numero uno dell'hockey mondiale. Dall'altro Carmelo Paniagua, presidente della Federazione Spagnola, appoggiato da tutti i paesi hockeysticamente rilevanti: Spagna, Portogallo, Italia e Argentina. Nonostante il sostegno del gotha dell'hockey mondiale, la lotta tra Struckberg e Paniagua sarà all'ultimo voto, dato che il peso della pluridecorata Spagna è identico a quello dell'Egitto.
L'elezione di Paniagua aprirebbe all'hockey su pista scenari di sviluppo interessanti che in questi anni non si sono minimamente percepiti. A lavorare per lo sviluppo dell'hockey mondiale sarebbero alcune delle nazioni che hanno realizzato i maggiori passi avanti in termini di qualità tecnica, diffusione e valorizzazione mediatica della disciplina.

Terminate le elezioni a livello internazionale, i riflettori punteranno sulla Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio che va a congresso il prossimo 25 novembre. Sabato 10 scadono i termini per presentare le candidature alla carica di Presidente e di Consigliere e si comincerà a capire qualcosa in più della direzione che la Fihp (e l'hockey pista con essa) prenderà per i prossimi quattro anni.

Parole chiave: Coppe Europee, Cerh,
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