E' tempo di elezioni negli organismi internazionali che gestiscono l'hockey su pista e, a quanto pare, è tempo di interessanti novità che potrebbero dare un nuovo impulso allo sviluppo della disciplina a livello internazionale.
Il primo a rinnovare le cariche è stato il Cerh, il Comitato Europeo di Roller Hockey, che ha visto il passaggio di mano tra due portoghesi: il presidente uscente Carlos Graça e il nuovo presidente Fernando Graça (a dispetto dell'omonimia i due non sono parenti). Un cambio non da poco se si considera che dietro a Fernando Graça ci sono le nazioni che esprimono il meglio dell'hockey europeo: Spagna, Portogallo e Italia. Graça ha prevalso nettamente (70% delle preferenze) sull'altro candidato, il francese Jean-Paul Chiffoleau, sostenuto da Francia, Germania e Svizzera.
Della squadra di Fernando Graça, che si riunirà sabato 10 novembre per la prima riunione, fanno parte come vicepresidenti lo spagnolo Luis Ferrer, che si occuperà dell’organizzazione delle manifestazioni e degli arbitri, e il segretario generale della Lega Hockey Cesare Ariatti che lavorerà sul fronte della comunicazione, della TV e dei media. Tra i componenti del nuovo governo europeo ci sono anche l'olandese Dirk Schulz, lo svizzero Jean Baptiste Piemontesi e il CT della Spagna Carlos Feriche che sarà presidente della commissione sviluppo. Ci sarà anche un componente italiano il cui nome verrà reso noto entro il 10 novembre quando a Lisbona è prevista la prima riunione operativa. Segretario generale sarà il portoghese Ricardo Oliveira.
L'Italia torna dunque a giocare un ruolo da protaonista in Europa dopo quattro anni di totale marginalizzazione (non c'era nessun italiano nel board europeo uscente) e potrebbe non fermarsi qui. La battaglia politica si sposta ora sul piano mondiale per il rinnovo del Cirh, il Comitato Internazionale dell'hockey su pista. L'Assemblea per il rinnovo delle cariche è in programma mercoledì 14 novembre a Recife, in Brasile, in occasione dei mondiali femminili. I candidati sono due: da una parte il presidente uscente Harro Struckberg, presidente della Federazione Tedesca, da otto anni numero uno dell'hockey mondiale. Dall'altro Carmelo Paniagua, presidente della Federazione Spagnola, appoggiato da tutti i paesi hockeysticamente rilevanti: Spagna, Portogallo, Italia e Argentina. Nonostante il sostegno del gotha dell'hockey mondiale, la lotta tra Struckberg e Paniagua sarà all'ultimo voto, dato che il peso della pluridecorata Spagna è identico a quello dell'Egitto.
L'elezione di Paniagua aprirebbe all'hockey su pista scenari di sviluppo interessanti che in questi anni non si sono minimamente percepiti. A lavorare per lo sviluppo dell'hockey mondiale sarebbero alcune delle nazioni che hanno realizzato i maggiori passi avanti in termini di qualità tecnica, diffusione e valorizzazione mediatica della disciplina.
Terminate le elezioni a livello internazionale, i riflettori punteranno sulla Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio che va a congresso il prossimo 25 novembre. Sabato 10 scadono i termini per presentare le candidature alla carica di Presidente e di Consigliere e si comincerà a capire qualcosa in più della direzione che la Fihp (e l'hockey pista con essa) prenderà per i prossimi quattro anni.