La mannaia del Coni si abbatte sulla Fihp riducendo del 20% il contributo per l'attività sportiva federale. Significa quasi 400mila euro in meno da "distribuire" tra pattinaggio artistico, corsa e hockey (pista e inline) a partire dal prossimo consiglio federale del 16 dicembre. Significa, soprattutto, la quasi certa necessità di ridurre l'attività federale se non si troveranno altre forme di finanziamento alternative, difficili da inventare dal nulla in questo momento di crisi.
In termini assoluti, la Fihp riceverà un contributo di 1.473.938 euro a fronte di 1.851.681 euro ricevuti nella passata stagione. E adesso partirà la discussione dentro la Fihp su come suddividere i sacrifici.
A rischio, per quanto riguarda l'hockey, c'è tutta l'attività internazionale. L'hockey pista ha in programma la partecipazione alla coppa Latina con la nazionale under 23, gli europei in Francia con le nazionali under 17 e under 20, gli europei senior in Portogallo. L'hockey inline che disputa i mondiali ogni anno (e non ogni due come la pista), si è dato appuntamento in Colombia; gli azzurri, vicecampioni del mondo, dovrebbero partecipare con la nazionale senior e con quella under 20: una spesa difficilmente inferiore ai 100mila euro.
C'è poi tutto il tema della preparazione delle squadre nazionali e del progetto "Campioni 2015" che rischiano di trovarsi senza il becco di un quattrino e quindi di morire ancora prima di essere effettivamente partiti.
Infine c'è l'attività "ordinaria": i campionati, la comunicazione, l'attività di formazione, la Siri (allenatori), il CTA (arbitri).
In questa situazione di grande difficoltà, l'hockey si presenta dilaniato dalle lotte intestine (pista contro inline, Fihp contro Lega,... ) e quindi evidentemente più debole rispetto alle altre componenti della Fihp. Essendo l'hockey il fratello minore di artistico e corsa, il rischio che questa debolezza ne faccia la vittima sacrificale è altissimo. E' evidente che adesso occorrerebbe trovare un passo diverso come è altrettanto evidente che l'attuale gruppo dirigente non è e non sarà in grado di trovarlo, impegnato com'è ad occuparsi di insignificanti beghe da condominio a fronte di un mondo, quello dello sport italiano, che sta cambiando a velocità mai registrate prima.